Drammatico l’attacco di uno squalo ai danni di una donna, intenta a fotografare fondali e creature marini: amputate entrambe le mani.
Una gita nel mare dei Caraibi è terminata in tragedia per una coppia di turisti canadesi. Durante un’immersione per fotografare i fondali marini e le creature che popolano queste splendide acque, una donna di 55 anni si è imbattuta in uno squalo, il quale deve averla confusa per una preda, forse attirato dall’obiettivo della macchina fotografica. L’animale ha aggredito la donna, non lasciandole scampo.

È a caduto sulla spiaggia di Thompson’s Cove, alle isole Turks e Caicos, nell’arcipelago delle Bahamas, lo scorso 7 febbraio. Questa area tropicale vive di turismo e appartiene alla Gran Bretagna. È il terzo territorio britannico d’oltremare più popoloso, ed è abitato da oltre 55 mila cittadini. Viste le temperature costanti, le isole Turks e Caicos vengono visitate da migliaia di turisti in ogni periodo dell’anno.
Tragedia alle Bahamas, donna aggredita da uno squalo: amputate entrambe le mani
Non vedendola riemergere dalle acque, il marito della donna aggredita si è immerso nuovamente, trovando un gigantesco squalo con le fauci serrate attorno alla moglie. L’uomo, senza pensarci due volte, è giunto in soccorso, colpendo l’animale con dei pugni sulla testa, fino a quando questo non è stato costretto a riaprire la bocca. La donna è stata poi trascinata a riva dal marito stesso, in condizioni drammatiche.
Le persone presenti in spiaggia hanno subito prestato soccorso, cercando di fermare l’emorragia dalle numerose ferite. Pochi minuti dopo è intervenuta anche la Polizia, accompagnata dal personale medico di Blue Hills, dell’isola di Providenciales, la più importante dell’arcipelago. La vittima è stata trasferita al Cheshire Hall Medical Center con un aereosoccorso.

I medici sono stati costretti ad amputarle le mani, una all’altezza del polso, l’altra a metà avambraccio. In più, lo squalo ha provocato gravi danni anche a una coscia, della quale ne ha divorato una buona parte. Ora la 55enne è in convalescenza in Canada. Non è il primo caso del genere che accade da queste parti. Si tratta infatti di un’area popolata da numerosi squali.
Spiagge caraibiche al centro dell’attenzione per quanto riguarda la sicurezza dei turisti
Il Dipartimento delle Risorse Costiere di Turks e Caicos, a seguito dell’attacco, ha pubblicato una nota, consigliando alla popolazione e ai turisti di restare fuori dalle acque dell’oceano, fino a nuova delibera. In questo periodo dell’anno, infatti, le Bahamas sono prese d’assalto dagli squali, per via delle calde acque. Tra qualche settimana, gli animali si sposteranno altrove, in acque più profonde.

Se per i cittadini che vivono su queste isole, la convivenza con gli squali è quotidiana, tanto che sono abituati e sanno come comportarsi, i turisti devono essere consapevoli dei rischi che corrono quando nuotano in mare aperto e devono fare attenzione a rispettare la vita marina, recandosi soltanto nelle aree designate. Al momento, le autorità non hanno ancora identificato la razza di squalo che ha aggredito la donna canadese.
La vittima aveva tentato di interagire con l’animale, per scattare alcune foto, l’aveva stuzzicato, cercando di trascinarlo in una zona di mare meno profonda. Inoltre, come confermano le autorità, gli squali sono diventati più aggressivi perché più affamati, visto che il turismo eccessivo e la pesca intensiva stanno alterando la naturale catena alimentare marina.